Una buona giornata a te, Alberto (e sì, ti darò del tu, perché la terza persona con cui ti riferisci a me è dimostrazione di disprezzo e sufficienza: non facciamoci mancare mai niente, mi raccomando).
Per iniziare:
1) Alberto “chi”? Visto che di “metterci la faccia” come al solito non se ne parla, vediamo di iniziare con i nomi. Dato che ha emesso la tua votazione, vedi anche di firmarla. Visto che hai, con buona probabilità, più anni di me, non posso venirti a spiegare che anche nel web esistono parametri minimi di civiltà. Fatevi rieducare alla tecnologia, se questa vi dà problemi.
2) Porcherie? Bene. Uno straccio di argomentazione che sia una, vi disturba darla? Vieni a commentare un post che ha due anni, non ti informi sugli sviluppi che magari sono intervenuti nel frattempo, non leggi evidentemente i commenti di cui sopra, non ti frega niente di niente ed emetti il tuo imperdibile giudizio. Sono qui che aspetto.
3) Nulla è a casaccio, niente è sciocchezza, l’italiano dei testi è perfettamente intelligibile (almeno dai madrelingua) e quando mi si chiedono spiegazioni ne dò più che volentieri. Visto che questa stupidaggine del “non si capisce perché c’è il tentativo di voler sembrare intelligenti” è proprio la cifra argomentativa di chi non ha niente da dire e da dare come lettore di poesia, vorrei capire nuovamente da quale pulpito di banalità provengono queste affermazioni.
4) Sul dover studiare potresti anche aver ragione, ma dalla tua sanzione e dal tuo voto non dipende l’esito delle mie attività. Io credo che tu dovresti invece studiare prima di tentare la critica, perché questa tua è davvero pessima e ben sotto lo standard della decenza.
Aspetto una replica, grazie.
Daniele Bellomi